Bentornati vapers, oggi andiamo a vedere insieme un prodotto del tutto innovativo, almeno per l’Italia che va a collocarsi in un panorama del tutto nuovo per il nostro bel paese: il mondo della canapa (marijuana) light.
Per dare un quadro generale della situazione sembra che la penisola italica si stia adattando al concetto di canapa ad alto contenuto di CBD e basso contenuto di THC, e che cominci ad allargare i suoi orizzonti in tal direzione.
Non poteva quindi mancare un nostro articolo su un vaporizzatore meccanico di erbe secche e resine varie strettamente legato a questo fenomeno in espansione.
Rimanere nella legalità
Prima di tutto una premessa doverosa che riguarda la legislazione del “canapone”: è possibile in Italia produrre marijuana light a patto che essa abbia un contenuto di THC inferiore allo 0,6% e CBD in quantità e percentuale libera.
Purtroppo però la vendita è ammissibile solo se il THC è inferiore allo 0,3%, e questo limita molti venditori e mette in difficoltà i reseller che sono poco attenti e che quindi si vedono sequestrati prodotti legali in tutta Europa ma non da noi.
Inoltre pochi sono a conoscenza del fatto che il canapone contiene anche due molecole acetiche, precursori del CBD e del THC e cioè CBD-A e THC-A.
Questi precursori allo stato inerte non hanno effetto ma surriscaldati anche a basse temperature si modificano in THC e CBD. Quindi quando leggete le analisi di laboratorio riguardanti il prodotto acquistato controllate che contengano anche queste voci e a livello legale fate la somma di THC + THC-A e CBD + CBD-A cosi avrete un idea se il prodotto acquistato è legale o meno in Italia. Inoltre vi consiglio di tenere sempre con voi la confezione, onde evitare di andare incontro a spiacevoli conseguenze in un eventuale fase di controllo da parte delle forze dell’ordine.
Tutto questo c’entra poco con il prodotto che andremo a vedere oggi, ma è doveroso essere informati e preparati.
Recensione Dynavap
Caratteristiche vaporizzatore erba:
- Tipologia: Vaporizzatore meccanico
- Dimensioni: 8 cm circa
- Materiali: Acciaio o Titanio, Legno per gli inserti
- Tiro: Adatto al tiro di Guancia
- Accessori consigliati: Dynatash
- Foro Aria: Singolo e non regolabile, se non con il variare della copertura del foro
(Attenzione: oltre ad acquistare il Dynavap avrete anche la possibilità di comprare il set di accessori che comprende oltre al vaporizzatore “M” anche un Dynatsh, un accendino, fibre di canapa, cera per manutenzione, O-Ring e retine di ricambio al prezzo di cento dollari. Un bundle davvero interessante.)
Il Dynavap – Vaporizzare la marijuana
Andiamo senza perdere altro tempo a vedere quindi il Dynavap: vaporizzatore meccanico di erbe secche e resine dove meccanico riprende il significato più profondo del termine. Già perché il Dynavap non ha circuito o presa di corrente e per funzionare necessita solo di un accendino, meglio se di tipo Jet.
Questo vaporizzatore dalla forma di sigaretta è composto dal corpo centrale, dal condensatore, dal tip che conterrà il prodotto e il Dynacap che fa si che la magia avvenga.
Il Dynacap appunto è in acciaio e contiene al suo interno due dischi convessi che, opportunamente scaldati, si dilatano diventano concavi ed emettendo un sonoro “Click”.
Questa trasformazione fisica da convesso a concavo avviene a una temperatura che varia tra 185° e 215°. Al di sotto di questa temperatura avviene il processo inverso anche qui accompagnato da un sonoro “Click”.
Attenzione: è molto importante sapere che se si rispettano i click, e quindi se si smette di scaldare il Dynavap al momento del rumore, le temperature verranno rispettate alla perfezione evitando quindi la combustione, che come tutti ormai sappiamo è il vero problema.
Assembliamo il tutto riempiamo il tip, inseriamo il Dynacap e scaldiamo fio al click: a questo punto avete all’incirca due o tre tiri lunghi e lenti a vostra disposizione.
Diciamo che il tip della versione “M”, quella da me testata, contiene all’incirca un terzo di una sigaretta come quantità, e che prima di ritrovarmi con un composto tostato e non più utilizzabile ho potuto scaldare il Dynavap 3 volte. C’è anche chi riesce a fare una quarta scaldata, ma a mio avviso il gusto ne risente troppo.
Tramite un buchino sulla camera potrete dosare l’aria in ingresso per variare il tiro da molto chiuso a semi aperto fino a trovare la vostra maggior soddisfazione.
Come farlo funzionare correttamente
Il Dynavap, per quanto semplice da usare richiede qualche piccolo accorgimento per essere sfruttato al meglio. Prima di tutto va scaldato con un accendino Jet meglio se multi-fiamma. In questo modo otterrete la temperatura necessaria al click più velocemente e eviterete la combustione.
In secondo luogo bisogna anche valutare come e dove scaldare di preciso. Infatti scaldando il Dynacap verso l’esterno arriveremo al click prima e otterremo un vapore meno denso e più carico d’aroma. Più scalderemo verso l’interno e più otterremo un vapore corposo e una temperatura più elevata a discapito di una piccola perdita di aroma.
Con il tempo ogni vaper troverà il punto preciso per ottenere un appagamento maggiore.
Il gusto derivato dal vaporizzatore di marijuana è sorprendente: potrete avvertire tutte le sfaccettature dell’aroma delle varie piante in commercio e cosa molto importante l’assorbimento della sostanza avverrà senza combustione e con un elevatissima resa.
Anche se i gusti sono soggettivi posso affermare che nella grande maggioranza dei casi il Dynavap lascia l’utilizzatore entusiasta sia per resa che per gusto.
Personalmente sono rimasto solo un po’ deluso dalla quantità esigua di vapore emesso, ma probabilmente deriva dal mio gusto personale improntato anche in materia di svapo, verso il cloud ed il flavour chasing.
Inoltre è possibile utilizzarlo anche con un hash legale solido e con le varie resine.
Basta aprire due cm quadrati di cotone o ti fibre di canapa, sfilacciarle un poco, e porvi all’interno il prodotto per poi avvolgerlo in stile bozzolo. Riponete il pacchetto di cotone nel tip e procedete come già indicato.
Manutenzione resa e pulizia
Il vaporizzatore di erba è completamente in acciaio o titanio e per pulirlo basta l’acqua corrente e uno scovolino da pipa. In alternativa un fazzoletto di carta va benissimo e svolge il suo compito in maniera egregia. Inoltre essendo tutto in metallo posso affermare che il Dynavap se tenuto bene è praticamente eterno.
Anche la pulizia veloce è pratica e facile da eseguire. Pulire il tip dai residui, grazie al Dynacap è facile e veloce ed in pochi secondi potrete riporre il Dynavap nella sua custodia pronto per il prossimo utilizzo.
La resa è davvero elevata e la portabilità è senza pari. In due secondi si carica, in tre si scalda, e in altri due si svuota. Nell’arco di 5 minuti di orologio, con estrema calma avrete fumato, pulito e riposto il Dynavap in tasca. Pratico, veloce, economico ed efficace: una rivoluzione nel settore.
L’unica attenzione una volta a casa va posta nella membrana metallica all’interno del tip. Con il condensatore potrete estrarla per poi lavarla con cura una volta ogni tanto. Anche gli O-Ring sono soggetti a usura, anche se non molto e questo significa che prima o poi dovrete cambiarli: purtroppo sono O-Ring appositi e non reperibili in giro se non dai rivenditori o sul sito ufficiale.
Gli accessori del Dynavap
Questo vaporizzatore di marijuana viene venduto al costo di circa 60 dollari in versione “M”, ossia il modello base. Pero è possibile acquistare il modello in titanio, o quello XL, piuttosto che quello con la camera in legno, in molte varietà di legno.
Il prezzo varia fino a un massimo di 199 dollari ma devo ammettere che alcuni modelli li valgono proprio. Il modello in titanio per esempio non ha foro sulla camera ma il condensatore varia la sua lunghezza ruotando il bocchino. In questo modo potrete settare il tiro al meglio secondo in vostri gusti.
Inoltre il tip in titanio ha due posizioni per la retina, che quindi permetterà di inserire più materiale secco. O-Ring di ricambio e retine per fermare il prodotto possono essere comprate a parte in caso di emergenza, ma l’accessorio più interessante è a mio avviso il Dynatash. Si tratta di un involucro in legno che ha due camere al suo interno, una per contenere il Dynavap e l’altra per contenere il prodotto già grindato.
Apri il Dynatash estrai il Dynavap e lo riempi “pucciandolo” nella seconda camera. Inserisci il Dyncap e svapi e quando hai finito riponi il tutto. Semplice, veloce ed estremamente funzionale.
Le considerazioni finali sul Dynavap
Personalmente sono rimasto colpito e favorevolmente impressionato da quella che è una soluzione semplice e salutare per l’assunzione di CBD.
Pratico veloce e funzionale il Dynavap si rivela essere un prodotto must-have da avere assolutamente e che difficilmente vi deluderà.
Unica nota dolente è la produzione di vapore scarsa in confronto al classico svapo a cui siamo abituati, ma siccome il tiro rimane comunque molto soddisfacente è facile passare sopra a questo difetto.
Consigliato agli amati del canapone e ai curiosi.
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