Bentornati amici vapers, oggi vi voglio parlare di tre prodotti della ditta Eleaf, adatti ai gusti di tutti i vaper e in grado di soddisfare qualsiasi esigenza cerchiate.
Parleremo della nuova iKonn 220 con ELLO, della iJust NexGen, nuova versione della sigaretta elettronica più diffusa tra gli entry level, e infine della iStick Pico 25, anch’essa rivisitata e migliorata e anch’essa venduta in combo con ELLO, l’atomizzatore entry level di punta della Eleaf.
Ma non perdiamo tempo e andiamo di corsa a vedere questi splendidi prodotti.
Comincerei con il parlarvi della box entry level che in assoluto ha fatto la fortuna della Eleaf: La iStick Pico.
Una box perfetta e in grado di adattarsi alla perfezione all’approccio con il mondo dello svapo.
Infatti per le sue caratteristiche è in grado di fornire un approccio che gradualmente può crescere andando incontro al vapers.
Le migliori sigarette elettroniche della eleaf:
iStick Pico 25 with ELLO
Box che praticamente non ha bisogno di presentazioni.
Usata da molti, muletto di tantissimi e primo approccio al vaping da parte di centinaia di svapatori tra cui il sottoscritto.
Caratteristiche Istick Pico:
- Dimensioni: 25.0 mm * 48.0 mm * 104.0 mm
- Peso: 143.2 g
- E-liquid capacity: 2ml a regola TPD
- Output wattage: 1-85W
- Maximum charging current: 2A
- Maximum output current: 50A
- Battery type: high-rate 18650 battery
- Output mode: VW/Bypass/TC(Ni,Ti,SS,TCR-M1,M2,M3) mode
- Resistance range: 0.05-1.5ohm (TC modes) – 0.1-3.5ohm (VW mode)
La storia della iStick Pico
La iStick Pico nasceva come entry level in grado di montare atom da 22, in genere veniva abbinata al melo 3 in genere.
Per far capire ai pochissimi che non la conoscono di cosa stiamo parlando vi diciamo che si tratta di una sigaretta elettronica che si assesta sui 50 – 60 euro in singolo e 75 – 80 in combo con il melo in grado di offrire un accettabile tiro sia di polmone sia di guancia.
Coil prefatte, batteria 18650 caricabile anche attraverso la box, variwatt e tc funzionali, erogazione da 5 a 75 watt, robustezza eccezionale e protezioni da praticamente qualsiasi cosa.
Insomma l’ideale per cominciare ma sopratutto l’hardware permetteva con semplicità di avvicinarsi al mondo dello svapo e di continuare a sperimentare, magari passando da guancia a polmone o passando da liquidi fluidi a più corposi.
Il tutto con semplicità e risparmio.
Un prodotto vincente e sopratutto collaudato.
Infatti uno dei punti di forza della Eleaf è la robustezza e solidità dei suoi prodotti: raramente sono tornate indietro iStick fallate o non funzionanti e anzi, spesso diventano i muletti del domani, quelle box che non ti rivendi perchè non si sa mai che possano tornare utili per essere utilizzati come box di riserva.
L’attacco 510 con pin flottante e sede da 22 permette infatti di abbinarci l’atom che meglio credete e la manutenzione è praticamente assente.
Una volta tolta la batteria potrete semplicemente pulirla con un panno e metterla via per poi riprenderla al momento del bisogno.
Le novità della iStick Pico 25
Ma allora come è possibile che la Eleaf abbia rinnovato un prodotto così vincente per renderlo migliore?
Andiamo vedere insieme cosa la nuova iStick Pico 25 offre all’utenza: prima di tutto troviamo una sede maggiorata per alloggiare gli atom che passa da 22 a 25 mm dando di fatto la possibilità all’utente di sfruttare al meglio qualsiasi atom di cui sia in possesso.
Infatti la maggior parte dei dripper e degli atom entry level ha diametri che variano su questi diametri, siano essi rigenerabili o a coil prefatte.
Poi è stata implementata la carica a 2A per la porta USB il che significa che, attaccando il cavo a un caricabatterie idoneo potrete caricare la vostra box in un paio d’ore.
Per finire, agli utenti che chiedevano quel pizzico di grinta in più la Eleaf ha elargito 10 watt portando la potenza massima da 75 a 85 watt e ha introdotto il prehit.
Essendo Eleaf riuscita a non variare troppo le dimensioni la box risulta come sempre estremamente compatta e portatile.
Ma anche qui rispetto alla precedente batch troviamo alcune migliorie: è stata aggiunta una finitura gommata centrale che ne aumenta notevolmente la presa e sono state introdotte ben 7 nuove colorazioni facendo attenzione anche al dettaglio che viene riportato sia sul tappo che sull’atom ELLO venduto in combo con la box.
A proposito di quest’ultimo inoltre va detto che sono state inserite nuove coil, sia single che dual, per venire incontro alle esigenze di tutti e sempre per questo motivo vengono forniti due tipi di drip tip che vanno a favorire il tiro più chiuso o più aperto in combo con l’airflow aggiustabile.
La ricarica veloce dall’alto è in definitiva l’ultima ciliegina che va a completare un atom versatile e piacevole.
Pro e contro iStick Pico
La iStick Pico 25 è una box performante ed estremamente adatta a cominciare.
Potete serenamente acquistare questo kit se avete deciso che lo svapo è una valida alternativa al fumo, e posso affermare che non avrete problemi a gestirlo per un lungo periodo, variando coil liquido e tipologia di tiro fino ad arrivare a quello più in linea con le vostre corde.
Questo è senza dubbio il punto di forza di questo kit. I punti a sfavore sono frutto solo di opinioni personali: le mie.
Personalmente credo che sia un hardware adatto solo per iniziare o come muletto: nell’acquistare questa box, penso si debba avere la consapevolezza che sia solo un punto di passaggio verso qualcosa di più performante.
iJust NexGen
Questa è la box più venduta in assoluto da Eleaf. Ideal per cominciare la preferita da chi si approccia al mondo dello svapo. Semplice robusta affidabile e soddisfacente.
Caratteristiche Ijust:
- Diametro: 24.5 mm
- Altezza: 117 mm
- Peso: 137,5 grammi
- E-liquid capacity: 2ml a regola TPD
- Output wattage: max 50W
- Battery type: Li-Po 3000 mAh
- Resistance range: 0.15-0,30 ohm
La iJust originale.
Questa box, o meglio questo tubo ibrido, vuoi per le dimensioni e il peso compatti o vuoi per la forma più simile alle prime sigarette elettroniche è quello che i fumatori preferiscono come primo approccio per smettere di fumare.
Si carica tramite porta usb integrata offre un autonomia notevole e ha un solo pulsante, che ha solo due funzioni. 5 click per attivarla o spegnerla, un click per svapare.
L’atomizzatore integrato a coil prefatte è l’ideale per il quotidiano e si rivelava efficace.
Un entry level da meno di 50 euro in grado di soddisfare le esigenze di molti.
Le novità della iJust NexGen
Anche qui i miglioramenti di un prodotto già efficace di suo diventano piccoli ma significativi.
In realtà su un prodotto cosi basilare non si può poi fare molto penseranno in tanti ma non è cosi.
Infatti riuscire a rifinire i dettagli e aumentare le performance di una base box cosi vuol dire portarla a un altro livello andando di fatto incontro alle esigenze dei vapers.
Prima di tutto la batteria: è stata portata a 3000 mAh e con un atom e delle coil del genere significa di fatto quasi raddoppiare l’autonomia.
Addio quindi a ricariche a metà giornata e grazie al doppio circuito di sicurezza non ha importanza se ricaricate con un caricabatterie da cellulare o tramite la usb del computer: il risultato finale sarà ottimo in entrambi i casi.
Poi troviamo un nuovo tasto fire, con un led enorme che si illumina con colorazioni diverse a seconda dello stato della carica residua, fornendo quindi un indicazione chiara e precisa di quanta autonomia residua avete.
Sono state anche aumentate sia la sensibilità che le dimensioni del tasto arrivando di fatto al top come performance.
L’atom infine è facile sia al refill che al cambio delle resistenze che sono previste in due tipologie, una per i 15 watt circa e una per i 50 in modo da avvicinarsi più a un tiro di guancia nel primo caso e più aperto nel secondo.
L’airflow regolabile aiuta molto in questo cambio di variazione dell’entrata dell’aria arrivando di fatto a raffinare la svapata secondo i gusti dello svapatore.
Pro e contro della iJust
Il vero punto di forza della iJust NexGen è la semplicità estrema nell’avvicinare il fumatore o il curioso allo svapo.
Niente di così semplice è stato mai fatto: metti la resistenza, la bagni, riempi di liquido il tank, svapi. Stop.
I contro, sempre a discrezione di chi scrive, sono derivanti da un prodotto fortemente pensato per essere entry level.
Qui non si cresce, quello che vedete è quello che avrete: se volete di più dovrete cambiare hardware.
Limite notevole se siete come me tra quelli che sono in costante ricerca della perfezione ma che non influisce nella vita di chi vuole semplicemente diminuire o smettere di fumare.
iKonn 220 Con ELLO
Ecco la vera novità: l’ultima arrivata in casa Eleaf e box altamente performante in grado di erogare potenza e flavour ad altissimi livelli.
Caratteristiche Eleaf Ikonn:
- Dimensioni: 44 mm * 28 mm * 135 mm (com ELLO da 4 ml)
44mm*28mm*126mm (con ELLO da 2 ml) - Peso: 184.5g (with ELLO 4ml type)
181.3g (with ELLO 2ml type) - Output wattage: 1-220W
- Maximum charging current: 2A
- Maximum output current: 50A
- Battery type: 2 x 18650 con scarica continua che non scenda sotto le 25 A
- Output mode: VW/TC (Ni, Ti, SS, TCR – M1, M2, M3)
- Resistance range: 0.05 – 1.5 ohm (TC modes) – 0.1 – 3.5 ohm (VW mode)
- Temperature range: 100 – 315 ℃ /200 – 600℉ (TC modes)
iKonn 220 with ELLO
Qui veramente saliamo su un altro livello: le prestazioni della iKonn 220 con l’atom ELLO sono a un livello altissimo, e la Eleaf è assolutamente garanzia di perfezione.
Nonostante il prezzo e la forma ricordino una box famosa che ha avuto sia i suoi detrattori che i suoi estimatori qui la qualità di realizzazione del prodotto finito è facilmente riassumibile in una sola parola: Eleaf.
La ditta fa vanto infatti della cura nella ricerca dei materiali, e sopratutto nella scarsa richiesta di assistenza che hanno i prodotti creati.
La iKonn naturalmente non fa eccezione e si presenta pregevole al tatto, robusta e decisamente di alto livello.
I tasti rispondono bene, il software è reattivo il pin e la sede di quest’ultimo sono perfetti. Lo schermo è grande e ricco di informazioni e il vano batterie con lo sportello integrato è solido e ben rifinito.
Infine, per quello che riguarda la fattura, troviamo le prese d’aria nei punti giusti e viti per accedere al pin in modo da poter fare una pulizia e un controllo accurato, naturalmente a patto di sapere quel che state facendo.
Tanta potenza poca potenza
Si lo so, mi sono appropriato di un tormentone frutto della collaborazione tra dj e altri recensori, spero che non sia un problema ma la iKonn 220 merita un titolo del genere.
Le combo utilizzabili e consigliate dalla casa con questa favolosa box frutto dell’incrocio di due tipologie di tank ELLO, (da 2 e 4 ml) e di 4 testine prefatte, (rispettivamente da una, due, tre e quattro coil).
Naturalmente vista la potenza e la possibilità di montare atom con pin 510 fino a 28 mm anche l’opzione di cambiare atom e montare un rigenerabile puro diventa un opzione concreta.
Non che le testine di casa Eleaf non siano all’altezza eh, si parla di ottimi prodotti adatti sia al cloud che al flavour, la vera limitazione sta nel fatto che, anche utilizzando la quad coil, il range consigliato è al massimo 110 watt e quindi la metà della potenza erogabile dalla box.
L’hardware sotto il cofano della iKonn 220
Qui parla di alta tecnologia finalizzata all’ottimizzazione del prodotto per l’utente finale.
Troviamo un circuito integrato di ricarica a 2A che vi permette in 3 ore di avere una ricarica completa.
Un software di gestione dell’erogazione davvero preciso e performante, non che ci si aspettasse niente di meno; un display minimale ma che offre tutte le informazioni necessarie.
Tutto quello che occorre insomma.
Il software come sempre è aggiornabile e prevedete feature come il prehit.
Inoltre la Eleaf non ha lasciato nulla al caso: ci sono accorgimenti come la carica veloce e il ribilanciamento software delle batterie che sono davvero perle nel forziere delle elevate prestazioni della iKonn 220.
Anche la sicurezza ha il suo posto nelle feature di questa box con protezione da carica eccessiva e scarica elevata, protezione da cortocircuito e da polarità invertita delle batterie.
Due parole sul controllo temperatura della iKonn 220
Il controllo della temperatura è da sempre un punto dolente della maggior parte delle box.
Infatti per stabilire una temperatura delle coil il software deve interpretare la variazione della capacita di conduzione del filo stesso al variare del passaggio della corrente.
In una box del genere non è facile, ma la Eleaf ci riesce decisamente bene prevedendo il TC sia come controllo per evitare che la box raggiunga un overheat eccessivo sia nel riuscire a gestire fili complicati come il titanio per esempio.
Un ottimo lavoro a livelli buoni, magari non perfetto ma decisamente valido.
Pro e contro dell iKonn 220
Tra i pro della iKonn 220 con ELLO troviamo sicuramente il prezzo, che si assesta per il prodotto finito appena sopra i 80 euro.
Esattamente in linea con gli altri prodotti recensiti troverete anche la iKonn, nonostante le prestazioni maggiori, in una fascia di prezzo che potremmo definire economica e adattissima a cominciare.
Mentre questa volta tra i difetti non troverete davvero nulla di rilevante.
Questa è una box versatile che non ha nessun difetto in particolare se considerata nel contesto della fascia di prezzo a cui appartiene.
Le considerazioni finali su queste 3 sigarette elettroniche Eleaf
Questo articolo nasceva con l’obiettivo di considerare all’interno della stessa ditta produttrice 3 prodotti di fascia e prezzo diversi. Ma la Eleaf è una ditta specializzata nella produzione di entry level di fascia economica e comunque differenti per target di vapers.
Abbiamo visto infatti sia come sia possibile considerare una base box come la iJust NexGen e una high box come la iKonn 22o passando per una iStick Pico 25 che si assesta come via di mezzo.
La prima ha un target base, terra terra per cosi dire che cerca un prodotto iniziale, facile e veloce: la iJust in questo contesto è, come già detto, l’ideale per dimensioni e peso ridotte e estrema facilità di utilizzo.
La seconda invece si presenta come box da cloud per i vapers esigenti che cercano alte prestazioni anche nell’uso quotidiano: la iKonn infatti non ha niente da invidiare a box di cui spesso si parla in giro e offre prestazioni elevate adatte sia al flavour che al cloud chasing più sfrenato.
Forse quella che preferisco però è la terza: la iStick Pico 25 infatti è una via di mezzo decisamente accattivante che prevede un utilizzo versatile che spazia dal tiro di guancia al cloud passando da uno all’atro in maniera veloce ed efficace.
Anche l’atom ELLO che vedete in combo con due delle tre box alla fine fa il suo dovere in maniera egregia.
Anche se obiettivamente non può essere lanciato nell’olimpo degli atomizzatori ma comunque serve allo scopo in maniera funzionale e valida.
Si sarebbe potuto forse prevedere una testina rigenerabile, cosi da rendere di fatto l’atom una combo completa per la iKonn 220 e per la iStick Pico 25.
Comunque di fatto questo non ha particolare importanza: se siete decisi a iniziare a svapare qualsiasi box va bene ma se non sapete quale scegliere prendete spunto dalle mie parole e dalle mie descrizioni: sono certo che in esse troverete quello che state cercando e che sarà in grado di soddisfare il vostro palato, qualsiasi esso sia.
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